L’ALFABETO DEL #CORONAVIRUS – costruiamo insieme un nuovo dizionario?
Per il nostro #Iorestoacasa mi apro a riflessioni collettive su come cambieremo quando tutto questo sarà finito.
Potremmo uscirne più forti e consapevoli, oppure più stremati e irresponsabili. Ci sono parole che dovremmo reinterpretare. Usarle per capire cosa ci lascerà, questa rivoluzione globale che sta condizionando il nostro presente anche nelle minuzie. Come saremo cambiati noi, dopo? Saremo cambiati? Noi, individui ma anche noi collettivo. Noi città, noi organizzazioni, noi mobilità, noi economia. Noi socialità.
Propongo un alfabeto, per cominciare. Delle parole che talvolta sono ossimori, talaltra contraddizioni. Ognuna delle quali ha un significato ma potrebbe acquisirne un altro.
Per alcune di queste parole ho letto contributi che mi hanno fatto pensare: alcuni li trovate linkati in nota. Ne raccogliamo altri, se me li suggerite. Le parole in maiuscolo sono quelle aggiunte dai voi.
Mi piacerebbe costruire un dizionario, partendo dall’alfabeto del #CoronaVirus.
Un dizionario che parli di noi, comunità di viventi.
Quando usciremo dalla quarantena ci ritroveremo a parlarne, tutti insieme, appassionatamente. Gesticolando e interrompendoci. Ognuno di noi avrà avuto il tempo per pensarci, e avrà molto da dire.
L’alfabeto del #coronavirus: le parole a cui restituire significato
A – aria, ambiente, anziani, amore, ATTESA, ASCOLTO, ANSIA
B – bambini, BENI COMUNI
C – cultura[1], comunità[2], COABITAZIONE, confini, cura, contagio, CANCELLARE, CONTAMINAZIONE, CONDIVISIONE
D – democrazia[3] , decisioni, distopia, diseguaglianze, digitale, DISTANZA, DIVIETO, DEFICIT
E – economia, egoismo, ecosistema, esperti
F – fragilità, forza, FIDUCIA, FAMIGLIE
G – globale
H – home (stay_home)
I – informazione, individualismo, insicurezza, INTERCONNESSIONI, INQUINAMENTO
L – lavoro, LENTEZZA, LAUDATO SII, LUOGHI, LIMITE, LIQUIDO
M – mutuo-aiuto, morte, mobilità, movimenti, MUTUALISMO, MODELLO CINA
N – nonni, nipoti, NOIA, NATURA
O – ospedali, on line, OZIO
P – pubblico (sanità pubblica, scuola pubblica), politica, profitto, povertà, periferie, PRECARIETA’, POSPORRE, PROSSIMITA’, POESIA, PAURA
Q – QUARANTENA, QUARESIMA, Q[4]: “L’Europa è finita. Ricominceranno a farsi la guerra, coltivando il sogno di una barbara supremazia. A noi rimane il mondo.”
R – responsabilità[5], rischio, relazioni, rete, RECIPROCITA’, RESET BUTTON, RISPETTO, RIVOLUZIONE, RINASCITA, REGIONI, RIFLESSIONE,
S -scienza, scuola, sanità, società, solidarietà, solitudine, social, SILENZIO, SCELTE, SPAZIO
T – tempo, tecnologie, TRAUMA
U – untori, ultimi, umanità, UBBIDIENZA, UGUAGLIANZA
V – virus, verità, virtuale, VUOTO, VULNERABILITA’
Z – zero (paziente zero), ZONE
ARTICOLI PER RIFLETTERE
Bertrand Nissen https://www.che-fare.com/cultura-coronavirus-disuguaglianza/
Emmanuele Curti https://www.che-fare.com/cultura-comunita-altrove/
https://www.che-fare.com/democrazia-verita-esperti
Wu Ming, Q
https://alleyoop.ilsole24ore.com/2020/03/04/responsabilita-civile/
COME VIVREMO INSIEME? – Segnalato da Federico Zappini (che lo firma)
Antonio Scurati – Prova di maturità per una generazione baciata dalla sorte
Paolo Venturi, Cosa ci sta insegnando il Coronavirus
Matteo Meschiari, Geografia della sopravvivenza culturale
Daniele Bucci, Accettare i cicli naturali non significa debolezza ma umanità
Il COVID- 19 VISTO DALL’ITALIA, come Jean-Philippe Pearson, scenografo e regista canadese, racconta il Coronavirus in Italia ai suoi connazionali canadesi. E’ in francese, ma molto interessante
Christian Caliandro, Isolamento, arte e consumo
Agostino Petrillo, Genova: la periferia ai tempi del Coronavirus. Parla di Genova, ma di tutte le periferie urbane
Paola Caridi, Quando è cominciato?, uno sguardo sul tempo sospeso, la solitudine e la necessità di racconti collettivi
Franco Berardi, Bifo Cronaca della psicodeflazione
Anna Maria Civico, Veglia